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We could be so Good🗞️

  • Immagine del redattore: lettriciinsolenti
    lettriciinsolenti
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Siamo nella New York degli anni ’50, quella del giornalismo d’assalto, dei giornali 📰 stampati a piombo e del fumo che riempie gli uffici del #Chronicle🚬.

È lì, tra titoli gridati e cronaca incalzante, che si incontrano Nick Russo e Andy Fleming.


Nick è un cronista di origini italiane. Cinico, disilluso, abituato a cavarsela da solo, affronta il lavoro e le relazioni con lo stesso distacco pragmatico.

Andy invece è l’esatto opposto. Figlio del proprietario del giornale e futuro direttore, è goffo, gentile, un po’ distratto, con un’aria da #goldenboy che conquista chiunque.


La loro è un’amicizia improbabile, eppure nasce con naturalezza, dal primo incrocio di sguardi. Si nutre di gesti semplici, attenzioni discrete e di quel bisogno istintivo di vicinanza. 👨🏻‍🤝‍👨🏼


Poi il destino ci mette del suo. Andy viene lasciato dalla fidanzata 💔 e Nick, sorpreso dal desiderio di proteggerlo, lo accoglie nel suo appartamento.

È 𝐥ì, 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐢𝐭à 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐚, 𝐜𝐡𝐞 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚.


Con grande delicatezza, l’autrice tratteggia una relazione che sboccia🌷 nei dettagli: una battuta sussurrata, una cena preparata con cura, una ferita medicata🩹. E quei particolari che restano impressi, come le lentiggini all’angolo della bocca 👄 di Andy o la dolcezza con cui Nick si prende cura di lui quasi senza accorgersene.


Seguiamo i pensieri di Nick, che ogni giorno cammina su una corda tesa, in un mondo che lascia passeggiare sereno solo chi è “normale”.

E quelli di Andy, che si riconosce nella propria identità queer 🏳️‍🌈 e capisce che ciò che sente per Nick non è un inciampo, ma qualcosa di autentico. Come se il suo cuore avesse finalmente trovato la giusta direzione.🫀


La loro casa 🏡 diventa un rifugio. Non per nascondersi, ma per esistere.

Le scene di intimità sono intense ma misurate, scritte con pudore e delicatezza. 𝙀 𝙥𝙪𝙧’ 𝙫𝙚 𝙜𝙞𝙪𝙧𝙤: 𝙨𝙩𝙪 𝙘𝙤𝙧𝙚 𝙝𝙖 𝙩𝙧𝙚𝙢𝙢𝙖𝙩𝙤.


#WeCouldBeSoGood è una storia queer che non ha bisogno di urlare per farsi sentire.

Consigliato a chi non cerca colpi di scena, ma una narrazione che fa della tenerezza un linguaggio, della cura un atto politico e del quotidiano uno spazio possibile per l’amore.


Ringrazio di cuore la CE per la splendida copia! 🫠💜

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