Anima🐍

Autore: Wajdi Mouawad

Edito: Fazi Editore

Ci sono libri che non cercano di piacere.

Ti prendono per mano e ti portano dove fa male.

#Anima è uno di quelli.

Questa nuova edizione Fazi, pubblicata per il 𝒅𝒆𝒄𝒊𝒎𝒐 𝒂𝒏𝒏𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒂𝒓𝒊𝒐, ha cambiato completamente pelle🐍: dal color panna della prima veste ad un nero assoluto, rigido, essenziale. Una scelta che non potrebbe essere più azzeccata, perché questo romanzo è ᴏꜱᴄᴜʀᴏ, ꜱᴘɪɢᴏʟᴏꜱᴏ, ᴘʀɪᴠᴏ ᴅɪ ǫᴜᴀʟꜱɪᴀꜱɪ ɪɴᴅᴜʟɢᴇɴᴢᴀ.🖤

La storia segue Wahhch Debch dopo una perdita devastante. Un dolore che non trova parole umane sufficienti per essere raccontato.

E infatti a parlare non sono gli uomini.

A raccontare sono gli animali🐾.

È questa la scelta narrativa che rende Anima così particolare e disturbante: la violenza umana osservata da sguardi istintivi, innocenti, incapaci di giustificare o razionalizzare. Uno specchio🪞 crudele, in cui l’uomo appare spesso più bestiale di chi viene considerato tale.

Ho trovato questa prospettiva potentissima, capace di spogliarti di ogni difesa.

Nella parte centrale il romanzo si allarga, esce dalla dimensione puramente personale e si intreccia con la guerra, con le origini del protagonista, con un discorso più ampio sul 𝑟𝑎𝑧𝑧𝑖𝑠𝑚𝑜 e sulla violenza sistemica. #Mouawad ci mostra come l’odio non nasca mai dal nulla, ma venga a𝕥𝕣𝕒𝕤𝕞𝕖𝕤𝕤𝕠, 𝕖𝕣𝕖𝕕𝕚𝕥𝕒𝕥𝕠, 𝕚𝕟𝕔𝕚𝕤𝕠 fin dall’infanzia👶🏻

È la sezione che ho sentito più complessa e meno immediata, forse proprio perché non offre spiegazioni rassicuranti: ti costringe a restare nel caos, nel non detto, nel disagio.

Il finale riporta tutto a una dimensione intima e devastante.

Qui la storia diventa una vera e propria rivolta personale. Una resa dei conti che passa attraverso un gesto estremo e definitivo, fino a quel momento silenzioso e potentissimo in cui il protagonista lascia allo psicologo una testimonianza visiva, quasi un’eredità del suo dolore🦅.

Non è un finale che consola.

È 𝒖𝒏 𝒇𝒊𝒏𝒂𝒍𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒂⛓️‍💥.

#Anima non è un libro per tutti.

È un libro che guarda dritto nella violenza, nel trauma, nell’istinto più oscuro dell’essere umano.

E proprio per questo resta addosso, anche dopo l’ultima pagina📄