Young Gothic gli eredi di villa Diodati🕯️🫀
- lettriciinsolenti
- 10 ott
- Tempo di lettura: 2 min

Autrice: M.A. Bennett
Edito: De Agostini
Visualizza una villa antica, dall'aria solenne quanto inquietante, che trasuda ancora l'energia dei suoi abitanti 200 anni prima, e forse, nasconde anche un lugubre segreto...
Questa è Villa Diodati🏰, un luogo che non accoglie, ma sceglie. Che non ospita, ma consuma.
Eve, Hal, Griffin e Ren arrivano tra le sue mura come giovani poeti🪶in cerca d’ispirazione, ignari che la loro estate si trasformerà in un rituale di sangue e parole.
Due secoli prima, in quelle stesse stanze, Mary Shelley creò il suo mostro 🧌e John Polidori inventò il primo vampiro🧛🏻.
Ora tocca a loro, eredi inconsapevoli di un patto che non si è mai spezzato, ridare voce al gotico, scrivere con l’inchiostro del terrore e il battito del cuore🫀.
Presto le loro menti e i loro occhi, vengono ingannati da quelli che sembrano brutti scherzi della mente, o forse c'è davvero un fondo di verità?
🌧️Ogni pagina sa di pioggia e carta antica, di ombre che si muovono nei corridoi e di segreti sepolti nel lago.
E mentre la villa si anima di rumori e sussurri, le loro paure più intime si fanno carne.
E la realtà… un incubo che non si può più raccontare.
Un romanzo che è insieme omaggio e rinascita: un ponte tra l’estetica vittoriana e la contemporaneità digitale, dove la paura è una lente d’ingrandimento🔎 dell’anima.
Ogni capitolo è un frammento di specchio infranto, riflette, deforma, e alla fine rivela.
Cosa saresti disposto a sacrificare per creare qualcosa di immortale?
E se la tua storia fosse già stata scritta da qualcun altro… ti ribelleresti, o la lasceresti scorrere fino all’ultima riga?🩸
Un gotico moderno, intelligente e inquietante, che mescola horror psicologico, ironia e malinconia in una danza perfetta tra passato e presente.
Un invito a entrare nella villa, sapendo che potresti non uscirne più come prima.
𝗕𝗲𝗻𝘃𝗲𝗻𝘂𝘁ə 𝗻𝗲𝗹 𝗯𝘂𝗶𝗼 𝗽𝗶ù 𝗮𝗳𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝗻𝗮𝗻𝘁𝗲. 🌙
Grazie di cuore a De Agostini e ad Alessia Amati (@letture_in_salotto) per averci aperto le porte di Villa Diodati e per aver ricordato a tutti noi che essere gotici non è una moda, ma un modo di sentire.




