NON SARÀ LA SOLITA ESTATE 🌅

“𝐀 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐞 𝐡𝐨 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐡𝐨 𝐫𝐢𝐦𝐩𝐢𝐜𝐜𝐢𝐨𝐥𝐢𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐥𝐨 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞”

Chi non ha mai sentito riecheggiare dentro di sé questa frase come un’eco familiare? Quante volte ci siamo ritrovati a vivere in funzione degli impegni, del lavoro👩🏻‍💻, dei doveri, ignorando quel desiderio cocciuto di fuggire, un libro📖 in borsa e il cuore in mano, alla ricerca di noi stessi?

In questa nuova storia, che si muove tra passato e presente nell’arco di cinque anni, #CarleyFortune ci regala un’estate dal sapore di salsedine e 🍬Tic Tac, trascinandoci nell’altalena 🎠 emotiva di un amore che sboccia come una dalia: fragile eppure forte, radicata e luminosa🌼.

Bridget, per tutti Bee, è la migliore amica di Lucy.

Felix è il fratello minore, quello dichiaratamente off limits, che vive a Charlottetown, sull’incantevole Isola del Principe Edoardo 🏝️.

Ogni estate Bee e Felix si ritrovano, promettendo che sarà l’ultima volta, che resteranno solo amici, che quella scintilla🧨 verrà ignorata.

Ma l’attrazione tra loro è testarda. Graffia, morde e cresce anno dopo anno, tra tocchi rubati, sguardi che dicono troppo e promesse sussurrate al tramonto 🌅.

Eppure Bee lo sa: anche se ama Felix, ama Lucy ancora di più. È la sua migliore amica, la famiglia che si è scelta.

Ha imparato che i legami che costruiamo possono essere forti quanto quelli in cui nasciamo 🪢 e che i più grandi amori, a volte, non sono affatto storie romantiche 💕.

Perderla sarebbe il dolore più grande 👩🏻‍❤️‍👩🏼.

Così sceglie il silenzio. E accetta i compromessi, pur di non metterla in discussione.

Ma, come spesso accade, la vita sorprende.

Tra fughe e ritorni, esitazioni e speranze, a volte basta un solo passo oltre la paura per cambiare tutto ☀️.

E questa storia ci ricorda che per ritrovarsi non serve un posto nuovo🗺️. Basta il coraggio di ascoltare ciò che sentiamo da sempre.

Ho trovato questo romanzo fresco e leggero🍾, nonostante il trope brother’s best friend e il continuo misunderstanding tra i protagonisti (che mi faceva venir voglia di dare testate al muro).

Mi sono persa tra i sentieri dell’Isola del Principe Edoardo e l’ho divorato in meno di 24 ore.

Grazie a Bea e la CE la splendida copia!