House of the Beast
- lettriciinsolenti
- 13 ott
- Tempo di lettura: 2 min

Ci sono storie che ti sussurrano all'orecchio la voce del buio fin dalla prima pagina, e poi ti trascinano dentro, senza più restituirti alla luce🪔.
#HouseoftheBeast è una di quelle. È un romanzo che pulsa di sangue e poesia, di divinità affamate e amori che non salvano, ma consumano.
𝐀𝐥𝐦𝐚 vive con la madre in un villaggio povero, lontano dai templi delle grandi case divine. Quando però la madre viene colpita da una malattia, Alma non può fare altro che cercare l’aiuto del padre che non ha mai conosciuto, un uomo tanto potente quanto spietato🗡️.
Per esaudire la sua volontà, quest'uomo spegevole pretende un prezzo terribile: la 𝒅𝒆𝒗𝒐𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆🙏🏻 della figlia alla sua Casa e al loro Dio.
Alma accetta, e così, nel silenzio di un tempio d’acciaio, Alma offre il proprio braccio in sacrificio… e il 𝒔𝒖𝒐 𝒅𝒆𝒔𝒕𝒊𝒏𝒐.
Da quel momento, la voce del dio entra in lei.
La guida, la tormenta, la ama e la divora.
La trasforma nella Prima Mano della Bestia, una creatura a metà tra fede e follia.
𝘜𝘯’𝘢𝘳𝘮𝘢, 𝘶𝘯’𝘢𝘮𝘢𝘯𝘵𝘦, 𝘶𝘯’𝘰𝘧𝘧𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘯𝘵𝘦.
Riuscirà a ribellarsi al giogo della Bestia, o si fonderà con esso?
🩸 House of the Beast è un dark fantasy un racconto di dipendenza, potere e autodistruzione. Wong scrive con una voce cruda e bellissima, capace di rendere la brutalità lirica e il dolore sacro. Ogni ferita, ogni visione, ogni goccia di sangue ha un senso e la prosa vibra potente in ogni pagina.
Il mondo che costruisce è ricco e stratificato:🏰 le quattro case divine, i loro culti e le rivalità, le guerre combattute in nome degli dei📜. Tutto è intriso di mito e destino, ma senza perdere mai l’intimità dei personaggi.
Alma non è un’eroina pura, né una martire, è luce che si piega, ma non si spegne.
E Aster, la Bestia, non è solo un dio crudele: è desiderio, rovina, promessa. La loro relazione è un 𝒊𝒏𝒄𝒆𝒏𝒅𝒊𝒐🔥 senza tregua, un “noi contro il mondo” che brucia ogni cosa, tossico, devastante, irresistibile.
Non è un romanzo facile. È v1olento, disturbante, a tratti sacrilego.
Eppure, non c’è nulla di gratuito. Ogni scena, ogni atto estremo serve a scavare più a fondo nei temi centrali: la devozione cieca, la fame d’amore, la perversione del potere. È una lettura che lascia ferite e meraviglia, come un incantesimo che non vuole svanire.
Un libro che non cerca di piacere: pretende di essere vissuto.
E se ti lasci divorare, scopri che nella sua oscurità c’è una verità scomoda e bellissima; quella che anche l’amore, a volte, è una forma di distruzione.




