Fable for the end of the world 🌊
- lettriciinsolenti
- 3 dic
- Tempo di lettura: 2 min

Autrice: Ava Reid
Edito: Castoro Off
Ci sono tre cose che, appena le vedo in un libro, mi mandano in orbita 🚀✨:
la distopia, il romance F/F e la penna di Ava Reid.
Se poi ci aggiungiamo anche quelle vibes da Hunger Games che mi fanno battere il cuore come un tamburo… beh, il cinque stelle è già assicurato ⭐⭐⭐⭐⭐
Dopo aver amato profondamente #AStudyinDrowning, quella storia che ti trascina giù come un’onda gelida e ti riporta su più forte, più viva 🌊💙, sapevo che anche qui la Reid avrebbe fatto la magia. E non mi ha delusa: anzi, mi ha straziata nel modo più bello possibile.
𝑰𝒏𝒆𝒔𝒂 vive in una città semisommersa, tra l’odore di formalina e le speranze appese a un filo. Gestisce un negozio di tassidermia con il fratello Luka finché tutto crolla: la madre l’ha infatti venduta per saldare un grosso debito.
E così Inesa diventa 𝐥’𝐀𝐠𝐧𝐞𝐥𝐥𝐨🐑, la preda di una corsa brutale mandata in streaming🎥per un pubblico affamato di sangue🩸.
𝑴𝒆𝒍𝒊𝒏𝒐ë⚔️ è la sua cacciatrice: 𝐮𝐧’𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐨 costruita, ricondizionata, azzerata ogni volta che prova a ricordare. Bellissima come un’arma, letale come la verità che le hanno strappato via. È l’assassina perfetta, almeno finché qualcosa dentro di lei ricomincia a pulsare 🖤🔥
Quando la caccia inizia, sembra tutto scritto: predatrice e preda, gelo e acqua, coltelli e fuga.
E invece no.
Perché tra una ferita e un respiro, tra un bosco sommerso e una telecamera sempre accesa📹, le due ragazze iniziano a vedere ciò che non avrebbero mai dovuto: 𝘭’𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪𝘵à 𝘭'𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢.
E forse, qualcosa che somiglia pericolosamente all’amore💞
Il loro è un legame che nasce nel fango, nella paura, nella rabbia, nelle scintille che scoppiano quando due anime si riconoscono anche se non dovrebbero🥹
Ava Reid fa quello che le riesce meglio:
ti immerge in un mondo che fa male, ma sa essere incredibilmente poetico.
Ti parla di un mondo costruito sul debito, dove le corporazioni hanno sostituito gli stati e i soldi valgono più della carne💰, del clima impazzito, della geografia🌎usata come condanna e della disuguaglianza portata all’estremo; della cultura dello streaming💻, del pubblico che divora tutto, dell’idea che una persona sia 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 e quindi di nostra proprietà.
Parla della solitudine radicale dei nostri tempi, della fame di connessione, della violenza trasformata in passatempo; di come adultifichiamo le ragazze, di come normalizziamo la loro sofferenza, di quanto il loro corpo sia considerato merce prima che vita.
E lo fa con una scrittura che graffia e consola allo stesso tempo ✍️
Come sempre, resto totalmente fulminata dal mondo in cui i suoi libri mi inducano a riflettere. Vi invito vivamente a recuperare questa meraviglia, tanto bella dentro quanto fuori. Grazie ai cuori di Castoro Off
E voi?
Scappereste, caccereste… o amereste comunque, anche quando tutto sta cedendo❓
Conoscete altri libri della Reid❓
Vi piace il genere distopico❓



